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26.4.2018, 19:00 - Archivio

Volkswagen: da 70 anni in Svizzera

  • 70 anni fa, il 29 aprile 1948, AMAG sottoscrisse il contratto di importazione "per la Volkswagen"
  • Dopo Paesi Bassi e Belgio, la Svizzera era il terzo Paese al mondo per numero di vetture VW importate
  • Agli inizi di maggio 1948, i primi 25 Maggiolini VW lasciarono gli stabilimenti di Wolfsburg alla volta della Svizzera
  • A oggi AMAG ha importato 2'077'031 di vetture VW
  • Molteplici festeggiamenti per l'anniversario AMAG: evento clou sarà la festa popolare VW a Interlaken nel mese di agosto

Schinznach-Bad – Il 29 aprile 2018 ricorre il settantesimo anniversario della sottoscrizione del contratto di importazione per la Svizzera tra Volkswagen e AMAG. Per anni il leggendario Maggiolino ha dominato le statistiche sulle immatricolazioni e l'immagine delle nostre città. Negli anni Settanta, la Golf ha perpetuato questo trend riscuotendo grande successo fino ai giorni nostri. Nei 70 anni trascorsi sono state immatricolate oltre 2 milioni di vetture Volkswagen in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein. Intanto il marchio guarda anche con estrema fiducia al futuro. La nuova piattaforma interamente elettrica di Volkswagen MEB è la spina dorsale tecnologica dei veicoli elettrici Volkswagen del futuro. Consente di realizzare ottimi valori di autonomia e uno sfruttamento massimo dello spazio a costi ottimali. Entro l'anno 2025 il marchio Volkswagen pianifica l'introduzione di oltre 20 veicoli a propulsione elettrica. In futuro si svilupperà anche la trazione elettrica. Il marchio Volkswagen è pronto. La storia di successo di VW può proseguire.

Nessuno a quel tempo avrebbe pensato che nel 1946 – soltanto a un anno dalla fine della guerra – sarebbe già ricominciata la produzione del Maggiolino VW. Lo stabilimento Volkswagen aveva subito danni ingenti e il marchio di Wolfsburg sottostava allora alla potenza britannica occupante. Inizialmente progettato soltanto per il fabbisogno personale, dell'indistruttibile Maggiolino VW gli inglesi intuirono subito il notevole potenziale di esportazione. Anche Walter Haefner, fondatore di AMAG, ravvisò grandi possibilità nella piccola Volkswagen e si mise in contatto con lo stabilimento di Wolfsburg, con successo.

AMAG vinse la competizione per l'importazione
Il 29 aprile 1948 Walter Haefner sottoscrisse a Wolfsburg il contratto di importazione "per la Volkswagen". Dopo Paesi Bassi e Belgio, la Svizzera era il terzo mercato di esportazione per l'auto messa a punto dal Prof. Ferdinand Porsche negli anni dal 1934 al 1939. Non sorprende che numerose aziende abbiano tentato di aggiudicarsi la competizione per l'importazione della Volkswagen: fu subito chiaro che in Svizzera la richiesta di auto nuove sarebbe stata florida. Ed era altrettanto certo che il Maggiolino VW rappresentasse l'auto ideale per il Paese montuoso. Ad attendere il Maggiolino VW in Svizzera era dunque un terreno fertile e una leggendaria fama lo precorreva da tempo. Con interesse era stato seguito lo sviluppo, la progettazione rivoluzionaria con motore posteriore raffreddato ad aria, telaio a piattaforma e aerodinamica carrozzeria in acciaio massiccio. Uno slogan era particolarmente azzeccato e metteva in debito risalto il vantaggio del motore raffreddato ad aria del Maggiolino VW: "L'aria non bolle, l'aria non congela".

Il successo di AMAG nell'aggiudicarsi il contratto di importazione non fu soltanto frutto di grande destrezza nelle trattative: all'atto della sottoscrizione del contratto con Volkswagen, nel 1948, AMAG era già il secondo maggior importatore di automobili della Svizzera. Ancor prima della fine della guerra, il 3 gennaio 1945, Walter Haefner rilevò AMAG da una massa fallimentare e iniziò a trasformarla in funzione delle necessità del dopoguerra. Dalla fine del 1945 la "Neue AMAG Automobil- und Motoren AG" iniziò a importare auto inglesi del marchio Standard. Nel 1947 venne già consegnata la millesima vettura nuova. A partire dalla fine del 1946, AMAG integrò la propria offerta con l'importazione e la commercializzazione del marchio americano Chrysler.

Una solida certezza: AMAG vantava i migliori presupposti per l'importazione del Maggiolino VW. Per quanto ottimale fosse la situazione iniziale, la logistica era ancora in fase embrionale: a inizio maggio del 1948 arrivò il primo contingente di 25 Maggiolini VW da Wolfsburg, attraverso le deserte autostrade tedesche, passando per Francoforte, le auto arrivarono fino alla cittadina di confine di Lörrach avanzando sulle proprie ruote. Sul lato svizzero della barriera di confine i primi concessionari attendevano già la consegna delle Volkswagen grigio topo o nero. Anche il pagamento dei veicoli era avventuroso: dopo lo sdoganamento i concessionari pagavano le proprie auto in contanti, per poi tornare a casa e consegnare le auto ai primi clienti! Da inizio maggio a dicembre 1948 varcò il confine svizzero un cospicuo quantitativo di ben 1'380 Maggiolini VW – in soli otto mesi più di tutti i veicoli di ogni altro marchio consegnati in un anno intero.

Il Maggiolino manteneva le promesse
La marcia trionfale di Volkswagen in Svizzera si basava su una tecnica solida, semplice e di facile manutenzione, su elevata qualità, prestazioni di service del tutto inedite e una fitta rete di rappresentanze, che doveva rispondere a requisiti di eccellenza. Per tanti anni il Maggiolino VW fu il tipo di automobile decisamente più guidato in Svizzera. Determinante in tal senso il connubio di qualità, prezzo e service. Grazie al prodotto nazionale lordo in crescita e al Maggiolino VW, il numero degli automobilisti svizzeri aumentava costantemente.

Il primo veicolo commerciale
A partire dal 1950, al Maggiolino si è aggiunto l'oggi leggendario veicolo commerciale VW T1, noto come "Bulli". Ancora una volta si è ripetuto il fenomeno VW: questi veicoli commerciali leggeri, disponibili sia in versione cassone, sia furgone, sia minibus, si rivelarono in fretta veicoli ideali e dai costi di mantenimento contenuti. In tempi molto rapidi i veicoli commerciali VW divennero inequivocabilmente leader di mercato anche nel nostro Paese. Il successo continua. All'inizio del 2018 erano ben 332'110 i veicoli del marchio VW Veicoli Commerciali importati in Svizzera.

VW plasma l'immagine della viabilità in Svizzera – già da tempo
Chiunque osservi oggi delle foto degli anni Cinquanta, si renderà conto che sia in città che su strade di montagna o sulle rive dei laghi si profila una presenza costante: il Maggiolino VW. Spesso si possono ammirare decine di Maggiolini nei luoghi più belli della Svizzera. L'impressione non trae in inganno. Già nel 1954 VW conquistò – con un solo modello – una quota di mercato del 30 percento, percentuale destinata in seguito ad aumentare fino al 35 percento. La popolarità della Volkswagen diventa tanto più evidente se si pensa che in Svizzera erano rappresentate praticamente tutte le case automobilistiche del mondo.

In quel tempo la Svizzera era un mercato aperto e i marchi si contendevano con numerosi modelli il favore dei clienti. Favore conquistato principalmente dal Maggiolino nella variante per l'export con inserti e finiture cromati e interni di lusso – un modello destinato a svolgere un ruolo dominante per oltre 10 anni. Nel 1954 vennero venduti per la prima volta più di 10'000 veicoli in un anno.

Volkswagen costruiva in Svizzera
Nel mese di agosto 1955 Volkswagen presentò la Karmann Ghia – un'elegante coupé che celava l'indistruttibile tecnica del Maggiolino. Anche il successo riscontrato da questo modello fu straordinario. Le capacità produttive si erano rapidamente esaurite e si cercavano alternative che furono trovate presso lo stabilimento AMAG di Schinznach-Bad. Dal 1949,
nel paesino del Canton Argovia venivano assemblati veicoli inglesi e soprattutto americani – nella migliore qualità svizzera. Che cosa vi era di più ovvio che spostare una parte della produzione Karmann in Svizzera per assecondare meglio la domanda locale? Così nel periodo di tempo compreso tra il 1957 e il 1960, negli stabilimenti AMAG vennero costruiti in totale 1’098 esemplari di Karmann Ghia.

Approvvigionamento ricambi necessario per il successo
Le auto vendute necessitavano anche di manutenzione, occorreva pertanto un numero sempre maggiore di ricambi. Così la costruzione del Centro logistico ricambi AMAG a Buchs (Zurigo) si tramutò in un ulteriore fattore di successo per AMAG. La struttura, inaugurata nel 1957, presentava capienza doppia rispetto agli impianti ormai troppo angusti di Schinznach-Bad. L'impianto venne ulteriormente potenziato negli anni successivi. Ancora oggi il magazzino di Buchs è uno dei più grandi nel suo genere di tutta la Svizzera. Già 10 anni or sono a Buchs è stato possibile avviare un moderno magazzino per piccoli ricambi, interamente automatizzato, e un nuovo magazzino a camere alte. Su una superficie di 40'000 m2 sono stoccati 80'000 ricambi originali e oltre 20'000 accessori. 550 collaboratori fanno in modo che giornalmente fino a 20’000 articoli lascino tempestivamente il magazzino con un volume di circa 50 tonnellate. Oggi come allora l'approvvigionamento di ricambi è garante del leggendario service VW.

La Variant trasforma la Svizzera nel Paese della Combi
Con il crescente benessere, lo svizzero avanzava pretese sempre più elevate nei confronti della propria auto. Necessitava di più posto e voleva un'auto di rappresentanza. Arrivò dunque al momento giusto sul mercato, nel 1961, la VW 1500. Con il Maggiolino condivideva il principio costruttivo, il passo analogo
e un motore in coda lievemente più grande, derivato proprio dal Maggiolino. La carrozzeria era di forma del tutto inedita, offriva spazio sufficiente a quattro adulti e vantava due vani bagagli. Un anno dopo, nel 1962, arrivò la versione Combi, che venne ribattezzata "Variant" per effetto della sua variabilità. Ebbe così inizio una lunga tradizione che prosegue ancora oggi. Volkswagen ha trasformato la Svizzera nel Paese della Combi.

La Golf – erede del Maggiolino
Il Maggiolino rimase per molti anni l'auto più venduta in Svizzera – un record infranto dopo l'altro. L'apogeo nel 1961, con la vendita di 21'111 unità. Alla fine degli anni Sessanta erano stati venduti ancora oltre 19'000 esemplari del Maggiolino. Nel maggio 1969 varcava il confine svizzero il Maggiolino numero 250'000. Nel 1970 erano ancora oltre 17'000 esemplari. Eppure in seguito le cifre crollarono rapidamente, i moderni veicoli della concorrenza resero la vita più difficile al Maggiolino, il quale però sfidava i tempi: il 17 febbraio 1972 fu costruito il Maggiolino numero 15'007’034 – era stata superata la mitica Ford T. Nessun'altra auto era mai stata prodotta in un quantitativo così elevato. Così il Maggiolino era campione del mondo.

Eppure i tempi erano maturi per un modello del tutto nuovo, che avrebbe preso il posto del Maggiolino. Così nel 1973 ebbe inizio il nuovo corso di Volkswagen. Venne presentata la Passat, una vettura decisamente al passo con i tempi: motore frontale, raffreddamento ad acqua e trazione anteriore. Di lì a poco seguì un'ulteriore avvisaglia del corso futuro, un'accattivante coupé sportiva: la Scirocco. Nel 1974 comparve poi il successore a lungo atteso del Maggiolino, che raccoglieva una pesante eredità: la Golf. Anche questa vettura adottava la trazione anteriore, presentava un motore frontale con raffreddamento ad acqua e un grande portellone. La Golf raccolse l'eredità con audacia e divenne il modello di auto più amato degli svizzeri fino al 2016.

Poco dopo la Golf, Volkswagen inaugurò l'epoca delle utilitarie con la Polo. Con la VW LT anche il programma veicoli commerciali di Volkswagen venne ulteriormente potenziato. Il 31 marzo 1983 si concluse il primo fortunato capitolo della storia svizzera di VW: la consegna dell'ultimo Maggiolino a un cliente. Da quel momento in poi, dopo 320'637 vetture, fu sospesa l'importazione di quest'auto ormai entrata nella storia.

Nello stesso anno la Golf di seconda generazione si riallacciò, senza soluzione di continuità, a questo successo. La storia successiva della VW Golf esprime numeri strepitosi. Nel 1988 in Svizzera venne già celebrata la Golf numero 250'000. Nel 1989 la milionesima vettura Volkswagen venduta dal 1948 era una VW Golf e nel 2004 si era già toccata quota mezzo milione, mentre la VW Golf numero 650'000 è giunta in Svizzera a inizio 2018 – un record unico!

Da "Volkswagen per tutti" a "troppe Volkswagen per ognuno"!
Oggi la gamma di modelli VW in Svizzera comprende oltre 20 modelli base: up!, Polo, Golf, Golf Plus, Golf Variant, T-Roc, Passat, Passat Variant, Arteon, Touran, Tiguan, Tiguan Allspace, Sharan e Touareg nonché i veicoli commerciali Caddy, Amarok, Crafter e la leggendaria serie T nelle più svariate versioni.

Questa estate verrà lanciata la nuova Touareg e, nel corso dei prossimi anni, altri modelli andranno a integrare la gamma. Nel complesso AMAG ha importato negli ultimi 70 anni 2'077’031 tra vetture e veicoli commerciali VW. Oggi circa 683'272 di questi (aggiornamento al 31.12.2017) sono ancora immatricolati in Svizzera.

Il futuro di Volkswagen appartiene alla mobilità elettrica
Volkswagen promuove in tutti i settori lo sviluppo di veicoli moderni. Obiettivo: con tecnologie innovative l'automobile aspira a diventare ancora più pulita, sicura e molto più confortevole. Con queste nuove qualità l'auto continuerà a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo nella mobilità del futuro. Ad attestare gli ampi progressi di Volkswagen nell'offensiva portata avanti nel settore della mobilità elettrica sono i nuovissimi modelli elettrici, in vendita a partire dal 2020. In occasione del Paris Motor Show 2016, Volkswagen ha presentato il primo prototipo interamente elettrico e concepito ex novo della famiglia di modelli I.D. Di lì a poco hanno fatto seguito ulteriori prototipi come la I.D. Buzz e il SUV I.D. Crozz.

Temporaneamente l'apice è costituito dalla presentazione, in occasione del Salone dell'Automobile di Ginevra 2018, di un'automobile a guida completamente autonoma: la I.D. Vizzion. Sulla base di questo prototipo, il quarto modello della gamma Volkswagen I.D., Volkswagen illustra, facendo leva su tecnologie innovative, concept interamente automatico dei comandi ed eleganza formale, quale sarà in futuro l'aspetto di una berlina del segmento superiore in termini di tecnica e design.

Nell'abitacolo della I.D. VIZZION gli ingegneri hanno applicato in modo coerente le possibilità di guida autonoma. Il comando del veicolo viene rilevato dallo "chaffeur digitale" con una lunga serie di sistemi di assistenza – senza volante né comandi a vista. Lunga 5,11 metri, la I.D. VIZZION raggiunge una potenza di sistema pari a 225 kW. Le batterie agli ioni di litio da 111 kWh consentono un'autonomia fino a 665 chilometri incluso recupero dell'energia. Grazie alla gestione intelligente, entrambi i motori elettrici funzionano in sinergia producendo la massima efficienza e permettono l'avanzamento della berlina su tutt'e quattro le ruote. La I.D.VIZZION evidenzia il grande potenziale della nuova piattaforma interamente elettrica Volkswagen MEB (Modularer Elektro Baukasten = piattaforma modulare elettrica). Si tratta della spina dorsale tecnologica dei futuri veicoli elettrici Volkswagen e consente elevati valori di autonomia e uno sfruttamento massimo degli spazi a fronte di costi ottimali.

Entro l'anno 2025 il marchio Volkswagen ha in serbo l'introduzione di più di 20 veicoli a propulsione elettrica. A partire dal 2020, la I.D. farà la propria comparsa nella variante elettrica nel segmento delle compatte, a breve distanza seguiranno poi un nuovo SUV elettrico – I.D. CROZZ – e la I.D. BUZZ in versione monovolume, camper o anche veicolo adibito al trasporto. Già a inizio 2019 Volkswagen lancerà una campagna di prevendita per la I.D., nel corso della quale gli interessati potranno prenotare una delle prime auto realizzate. In termini di prezzo, la I.D. non sarà più costosa rispetto a un modello Golf con dotazione analoga e motorizzazione diesel.

VW – anche in futuro numero 1 in Svizzera
Per il marchio Volkswagen dunque l'era della mobilità elettrica è già iniziata. La casa automobilistica, che in questo settore sarà in netto vantaggio, pone le basi per futuri posizionamenti in vetta alla classifica mondiale delle vendite. Questo riconoscimento si nutre dell'esperienza maturata in passato. Un buon prodotto di qualità affidabile ha posto le fondamenta per il successo di un marchio – anche nel nostro Paese. "Volgendo lo sguardo al passato, non sono stati soltanto i prodotti straordinari e di grande pregio qualitativo, ma anche AMAG e un'organizzazione commerciale professionale ad aver trasformato VW, negli ultimi 70 anni, in ciò che è dal 1998 e fino ai giorni nostri – il marchio di automobili più venduto in Svizzera." Commenta Peter Schmid, Brand Director Volkswagen, interpellato in merito al successo del costruttore di Wolfsburg. "AMAG e l'organizzazione commerciale VW faranno di tutto perché questa situazione permanga anche in futuro."

 

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